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Marano è un fiorente centro agricolo-industriale situato sulla riva sinistra del Panaro, a circa 27 km da Modena. La storia del paese si identifica fin dal Medioevo con quella del suo castello. Fra il XIII ed il XIV secolo passò alternativamente sotto il dominio delle città di Modena e Bologna e, fino al XV secolo, fu feudo di diverse signorie. Marano sul Panaro fu costituito in comune nel 1860. La storia più recente è legata alle lotte sociali del bracciantato e della mezzadria all'inizio del secolo e dell'antifascismo. Dopo la Seconda guerra mondiale, l'opera di ricostruzione fu tenace e Marano conobbe un grande sviluppo.
Per la sua caratteristica di essere l'ultimo comune della pianura ed il primo della montagna, Marano è stato definito "la porta dell'Appennino". Questa collocazione privilegiata ha permesso al paese di raggiungere i livelli di sviluppo economico e sociale propri della pianura e di conservare al contempo le bellezze naturali e l'economia rurale tipiche delle zone collinari. La conoscenza, la tutela e la fruizione dell'ambiente naturale sono da tempo una priorità del luogo, che nel corso degli anni ha creato un'offerta turistica di indubbio interesse con il Museo civico di ecologia e storia naturale, il Museo delle Energie, il Parco faunistico di Festà, il Parco delle Cince a Casona.
Migliaia di visitatori ogni anno fruiscono del Parco Fluviale di Marano, attraversato dal Percorso Natura che da Modena giunge fino a Casona. Essendo ricco di storia, il territorio presenta inoltre borghi di interesse architettonico e ambientale come Festà, Ospitaletto, Rodiano, Denzano e Villabianca.